Saliera in avorio. La testa bifronte che decora il coperchio è un tema comune sia al repertorio iconografico europeo sia a quello africano. Struttura e forma della saliera sono invece ti tipo africano.
Lo stile sapi-portoghese è lo stile degli avori più antichi, che vennero portati dalla Sierra Leone tra la fine del Quattrocento e i primi anni del Cinquecento, eseguiti dagli artisti della popolazione Sapi, su richiesta dei portoghesi.
[vedi anche Inv. 108828, Olifante]
Agli inizi dell’Età Moderna i paesi europei conoscevano soltanto la parte costiera dell’Africa.
I navigatori portoghesi avevano esplorato le coste occidentali del Continente tra il 1434 e il 1488, in poco più di 50 anni. Raggiunto il Capo di Buona Speranza, essi avevano aperto la via marittima che proseguiva oltre Zanzibar, in direzione delle Indie.
A causa delle difficoltà di accesso e delle malattie che colpivano gli uomini e gli animali domestici, i portoghesi non si erano mai spinti nell’entroterra, ma si erano limitati ad installare una serie di scali costieri che servivano da base per i vascelli mercantili e per l’azione dei missionari cattolici.
Dalle cronache dei primi missionari e dai racconti dei mercanti che viaggiavano sulle navi portoghesi o di altra bandiera ci vengono numerosi resoconti, spesso fantasiosi, sulle risorse del paese e sulle usanze degli abitanti.
I portoghesi furono presto seguiti dai francesi, dagli inglesi, dagli olandesi e dai danesi, che insediarono ciascuno le proprie basi costiere. E, in base ad una sorta di mappa delle risorse commerciali, “Costa d’Avorio”, “Costa d’Oro”, “Costa degli Schiavi” furono i nomi con cui gli europei battezzarono le regioni delle cui popolazioni ignoravano ancora assolutamente tutto. Gli insediamenti costieri africani si svilupparono grazie al commercio con gli europei.
Avorio, oro, ma soprattutto schiavi erano le merci più ricercate, acquistate direttamente dai capi o dai mercanti africani. Il commercio marittimo degli schiavi si sviluppò su larga scala a partire dal XVII sec., trasformando profondamente gli equilibri politici africani e spostando i centri di ricchezza e di potere dall’entroterra verso la costa.